Alla scoperta della Valle di Gressoney

La Valle d’Aosta è una terra di castelli. Lo sapevano bene i Savoia, che in questa regione ne hanno fatti costruire addirittura due. Si tratta di castelli molto diversi da loro, sia per la storia sia per i protagonisti che li hanno abitati. Il primo è il Castello di Sarre, il secondo Castello Savoia, nella valle di Gressoney.

Il Castello di Sarre

La storia di questa fortezza inizia ben prima dei Savoia, per essere precisi nel 1200. Ma furono i Reali d’Italia ad ampliare l’edificio fino a dargli l’aspetto attuale. E furono sempre loro a conferirgli una personalità prettamente maschile, costellando le sue stanze di corna di stambecco e camoscio.

Vittorio Emanuele II e Umberto I amavano la caccia, e il castello è il riflesso di questa loro passione. Quando la caccia diventò una pratica illegale, i Savoia acquisirono di fatto il privilegio di poterla esercitare a loro piacimento. Il Castello di Sarre ne è l’esaltazione: al primo piano troviamo una galleria interamente ricoperta di corna di stambecco.

 

Ai trofei di caccia fanno da cornice le camere del Re e della Regina e la camera dell’assistente. Quest’ultimo doveva essere sempre pronto ad accorrere in caso di necessità. Al secondo piano, invece, troviamo appartamenti più piccoli e intimi, corredati da dipinti. Uno di essi ritrae il matrimonio tra Umberto I e Maria José, un altro Benito Mussolini.

Il Castello di Sarre si trova in località Lalex, sulla strada statale che porta al Monte Bianco, dopo lo svincolo per Cogne.

Castello Savoia

Castello Savoia sembra essere uscito direttamente da un libro di fiabe. Se ci abitasse una principessa, non ce ne potremmo stupire. In effetti fu costruito per volontà di una donna: non principessa, bensì regina, ovvero Margherita di Savoia.

Costruito tra il1899 e il 1904, Castello Savoia è situato ai piedi del Monte Rosa, in località Gressoney-Saint-Jean, a 1500 metri d’altezza. D’inverno la neve ricopre le torrette del maniero, donandogli un aspetto ancora più fiabesco.

La regina Margherita fece costruire l’edificio dopo alcune estati passate nella vallata. Se ne innamorò e volle una dimora tutta per sé dove trascorrere le vacanze successive. A Gressoney la regina passò ben 36 estati!

Proprio come le personalità di Vittorio Emanuele e Umberto si riflettono nell’arredamento del Castello di Sarre, la personalità di Margherita traspare da ogni locale di Castello Savoia. La regina non era un tipo dedito unicamente al lusso e al relax: era infatti un’alpinista coi fiocchi, roba da far invidia agli scalatori odierni.

L’aspetto esteriore del castello è medievaleggiante, ma gli interni sanno stupire con uno stile liberty e comodità moderne (termosifoni, acqua corrente, ecc.). Il parquet su cui abbiamo camminato (previo utilizzo di protezioni per le scarpe) è quello originale, che la Regione Valle d’Aosta custodisce con cura e dedizione.

Visitare i castelli dei Savoia

In entrambi i castelli le visite sono guidate e il personale si dimostra gentile e appassionato al proprio lavoro. I biglietti d’ingresso hanno un costo veramente irrisorio e la visita risulta meno affollata se fatta in bassa stagione. Castello Savoia, inoltre, organizza concerti di musica classica durante il mese di agosto.

Non vi resta che andare a scoprirli e lasciarvi sedurre dal loro fascino monarchico!